Sinus pilonidali

CHE COS’ E’?
Il termine “pilonidale” deriva dal Latino (pilus = pelo e nidus =nido) e come suggerito da Hodge nel 1880 indica una malattia consistente in una raccolta di peli nella regione sacrococcigea. Pur non essendoci un accordo unanime sull’eziopatogenesi del Sinus Pilonidalis, le teorie correnti si focalizzano sulla penetrazione di peli nei pori cutanei e nelle ghiandole sudoripare. L’ipertricosi, la scarsa igiene personale, l’obesità, la vita sedentaria e l’abbondante sudorazione rappresentano dei fattori predisponenti.

SINTOMI
Clinicamente, la lesione è asintomatica fino a quando non si infetta. La malattia pilonidale ha una propria evoluzione clinica che può essere schematicamente suddivisa in 3 fasi:
1. Cisti pilonidale: tumefazione di piccole dimensioni situata nel solco intergluteo che spesso si
accompagna ad uno o più orifici cutanei dai quali possono affiorare ciuffi di peli.

2. Ascesso pilonidale: fase infiammatoria conseguente l’infezione della cisti da parte dei batteri
con formazione della raccolta di pus.
3. Fistola pilonidale: formazione di un canale che mette in comunicazione la cavità cistica
ascessualizzata con l’esterno attraverso un orificio situato nel solco interglute.
DIAGNOSI
La diagnosi viene fatta attraverso il rinvenimento alla visita chirurgica di una o più piccole aperture situate nella linea mediana sopra la regione sacrococcigea.

TERAPIA
La natura della presentazione della malattia pilonidale e la sua severità dovrebbero determinare il modo di gestione. La terapia è prevalentemente chirurgica e prevede diverse modalità di approccio. Una chiusura primaria con un approccio laterale sembra dare i migliori risultati.
Bibliografia

Chintapatla S. et al. Sacrococcygeal pilonidal sinus: historical review, pathological insight and surgical options. Tech Coloproctol (2003) 7:3–8
Thompson Mr. et al. Simple day-case surgery for pilonidal sinus disease. British Journal of Surgery 2011; 98: 198–209.